Category Archive Progetti aziendali

Progetti aziendali

Alcuni dei progetti erogati in aziende

  • Quanto vale il tuo tempo?
  • Le età della vita
  • Dritti al Cuore! Dal cuore indurito al cuore dilatato
  • Conoscere e gestire se stessi
  • Coaching individuale per Manager e Dipendenti

Abbiamo lavorato con:

  • Acli (Trento)
  • Add Value (Verona)
  • Libera Teologia (Acireale)
  • Ente Ecclesiastico Ospedale “Miulli” (Acquaviva di Bari)
  • Ospedale della Carità di Locarno
  • Associazione verso il Cenobio
  • Oratori Fuori (Novi)
  • AIDP
  • Biogen Idec
  • MTV
  • Ospedale PINI (Milano)
  • Predict (Bari)

Perdono in Azienda (Avvenire 2.2.2016)

Avvenire 20160202 A23

Perdono aziendale: il progetto in slide

Guarda la presentazione del progetto sul Perdono aziendale by Selene Zorzi e Nino Messina

Intervista sul progetto Perdono e riconciliazione aziendale – Radiovaticana 22/12/15

La riflessione a partire dalla «Laudato Si’»

Bozza di riflessione su un percorso aziendale (di riconciliazione) a partire dalle sollecitazioni dell’Enciclica Laudato Si’*

(*i numeri si riferiscono all’Enciclica)

Caro Santo Padre,

 

CONTESTO ATTUALE

 

Assistiamo a diverse distruzioni della vita umana, quella ambientale, quella economica, quella etica e relazionale. Tutti gli ambiti della vita devono essere protetti da diverse forme di degrado (cfr. n. 5).

L’enciclica insiste sulle radici etiche e spirituali di questi problemi (cfr. n. 9). Essa ci ha toccati quando denuncia la “rapidation” (cfr. n. 18) e altri fattori che contribuiscono alla crisi ecologica, che è anche sociale e morale. Questa aggressività sociale (cfr. n. 46), la tendenza a mascherare i problemi (cfr. n. 26) coinvolge anche il settore imprenditoriale ed aziendale calpestando quei valori che eccedono qualunque calcolo (cfr. n. 36) e cioè le relazioni e la dignità delle persone.

Molti forse non sono più nemmeno consapevoli di compiere azioni immorali (cfr. n. 56).

È vero che, come afferma l’Enciclica, che “non disponiamo ancora della cultura necessaria per affrontare questa crisi”, ma è vero che c’è bisogno di costruire leadership che indichino strade, cercando di rispondere alle necessità delle generazioni attuali includendo tutti, senza compromettere le generazioni future. (cfr. n. 52).

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Una risposta nonviolenta alle strutture di peccato aziendali

Contro quelle che possono essere definite vere e proprie “strutture di peccato aziendali”, come i reati economici e relazionali endemici negli ambienti di lavoro oggi, soprattutto in tempi di crisi, due professionisti hanno deciso di mettere a frutto le loro specifiche competenze per trovare una soluzione attraverso un percorso di perdono e riconciliazione in azienda da portare in quei luoghi di lavoro che hanno bisogno, magari a causa di strategie economiche inadatte o fallimentari, di risanare la rete di capitale aziendale e di capitale relazionale.

Si tratta di Nino Messina, cresciuto alla scuola di don Tonino Bello e fautore di un management nonviolento (cfr. Management NonViolento), e di Selene Zorzi, teologa, docente all’Istituto Teologico di Ancona, e Spiritual Coach (cfr. epéktasis 2.0) cui abbiamo chiesto di spiegarci qualcosa di questa iniziativa (che gode peraltro del sostegno di mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi). 

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Alla ricerca del tempo opportuno

Alla ricerca del tempo opportuno

La capacità di gestire al meglio il proprio tempo è forse una delle urgenze della nostra società; e nello stesso tempo si sente la necessità di poter vivere il presente in modo pieno e consapevole. L’esserci, l’essere qui e ora, è una capacità che si acquisisce attraverso un cammino quotidiano; gestire il proprio tempo significa inoltre saperlo armonizzare con il passato e con il futuro, ed è solo vivendo il tempo che ci è dato che possiamo fare scelte etiche che aiutino la nostra attività lavorativa e personale. L’incontro si propone quindi di portare a conoscenza alcuni strumenti per vivere il tempo presente come occasione propizia per “gustare” la vita in tutta la sua pienezza e profondità.

«Bisogna che l’abate si assuma personalmente il compito di dare il segnale per l’Ufficio divino,

oppure lo affidi a un monaco diligente in modo che tutto avvenga

regolarmente nelle ore fissate»

(Regola di Benedetto, cap. 47).

Progetto ospedale di Locarno

PREMESSA 

Quali sono le caratteristiche che rendono una persona unificata? Da dove deriva e come coltivare la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti e fronteggiare le difficoltà? Quali le motivazioni che ci rendono forti e quali sono i modi per coltivare e rafforzare le nostre energie e potenzialità? 

Secondo la tradizione monastica, il cammino spirituale si nutre dell’attenzione su di sé e della conoscenza dei propri moti interiori per imparare a discernerli. 

Il ciclo di incontri propone un percorso di consapevolezza di tali moti e del modo in cui gestirli per il bene proprio e comune. 

LA FORMULA E I DESTINATARI 

Un incontro introduttivo su obiettivi e contenuti del percorso e 6 incontri nella forma di business lunch (circa 90 minuti ciascuno, orientativamente fra le 12.00 e le 13.30, di norma il giovedì) strutturati lungo un percorso ideale le cui singole tappe possono comunque costituire momenti autonomi di arricchimento personale. Tali incontri potranno poi dar luogo per singole persone o gruppi ad ulteriori e più focalizzati momenti di confronto-formazione. Destinatari: management dell’ospedale e dirigenti di strutture partner invitate.

OBIETTIVO 

 

Creare cultura, sensibilizzare, prendere coscienza di sé attraverso la valorizzazione di una sapienza antica che offre insegnamenti moderni e vivi. 

Progetto per Ospedale Miulli: Dritti al cuore!

 

PREMESSA

Al centro di una organizzazione ospedaliera vi è la persona nella sua vulnerabilità e le relazioni di fiducia che permettono la relazione di cura. È questa a permettere ad una macchina così complessa di veicolare le competenze e professionalità di tutti verso il bene delle persone.

Alla maggior parte dei professionisti coinvolti in tale organizzazione, quali medici, assistenti e dirigenti, sono richieste competenze tecniche e scientifiche sempre più complesse. Sappiamo come il prezioso lavoro dei dipendenti si renda sempre più sfidante. La focalizzazione sulla prestazione lavorativa rischia però a volte di penalizzare il benessere spirituale degli stessi professionisti coinvolti andando ad inficiare la stessa relazione di cura.

Per questo lOspedale ha pensato di occuparsi del bene spirituale dei suoi dipendenti e di mettere a loro disposizione un percorso che permetta a ciascuno di accedere a quella cura spirituale che consenta a ciascuno di vivere, lavorare e sentirsi una persona unificata.

Il percorso proposto intende quindi offrire un nutrimento per il cuore che offra a ciascun dipendente dellOspedale di (ri)sintonizzarsi sulla propria motivazione profonda, rafforzare le proprie potenzialità ed energie, coltivare la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti e fronteggiare le difficoltà del lavoro e della vita quotidiana.

Per fare questo, ci rivolgeremo ad una tradizione ricca e antica come quella monastica, dove il cammino spirituale si nutre dellattenzione su di sé e della conoscenza dei propri moti interiori per imparare a discernerli e gestirli in vista della costruzione di una comunità vitale.

LA FORMULA E I DESTINATARI

Si tratta di un percorso di circa trenta giornate, riunificate sotto la comune metafora del cuore, che conduca idealmente dal cuore indurito al cuore dilatato: cardiognosia, sclerocardia, puritas cordis, cuore dilatato, il cuore «monaco», la beatitudine della pace del cuore.

Partendo dallascolto e conoscenza dei propri moti interiori, si offrono strategie per gestirli personalmente e comunitariamente in modo da arrivare ad uno sguardo nuovo su sé stessi, gli altri e la realtà.

La struttura delle singole giornate – che possono costituire momenti autonomi di arricchimento personale – prevede una conferenza iniziale di introduzione alle tematiche e contenuti dei moduli seguenti, e di un momento di team coaching o coaching individuale (in alternativa anche dei semplici workshop) sugli obiettivi specifici relativi ai momenti di confronto-formazione.
Destinatari: management dellospedale, medici, infermieri, studenti.

OBIETTIVO E METODOLOGIA

Il ciclo di incontri propone un percorso di ascolto e consapevolezza del proprio cuore, dei suoi bisogni spirituali, del modo in cui gestire i suoi moti in vista di una unificazione del cuore, nella speranza di contribuire ad un Ospedale in cui cuori con-cordi diano vita ad una maggiore circolazione di benessere, cura e sostegno.

Il programma predilige gli apporti provenienti da una sapienza spirituale antica come quella monastica (in particolare i Padri del deserto e la Regola di S. Benedetto), la quale offre insegnamenti ancora attuali, capaci di apportare miglioramenti relativi al benessere personale, spirituale e aziendale.

 

Proposta provvisoria di calendario

e tematiche specifiche del percorso.

 

Cardiognosia: conoscenza del cuore.

Auscultare. Teoria e pratica.

 

Cardiognosia.

I moti del cuore: gli otto pensieri principali.

 

Cardiognosia.

Gestire la forza appetitiva (cibo, sesso, denaro): natura, analisi e rimedi.

 

Cardiognosia.

Gestire la forza propulsiva (tristezza, ira, accidia): natura analisi e rimedi.

 

Cardiognosia.

Gestire la forza razionale (riconoscimento e autocentramento): natura, analisi e rimedi.

 

Sclerocardia.

Dispersione e trattenimento delle potenze interiori (vizi).

 

Purificazione del cuore.

Allenare talenti e competenze: imparare a leggere, a morire, a vivere

 

Purificazione del cuore.

Abitare il limite: senso di colpa e senso del peccato.

 

Purificazione del cuore.

Gestione dei conflitti.

 

Dilatazione del cuore.

Verso l’eccellenza (virtù)

 

Dilatazione del cuore.

Nuovi vizi e nuove virtù: i sette vizi digitali e la resilienza.

 

Unificazione del cuore.

La forza della motivazione.

 

Beati i puri di cuore.

Non si vede bene che col cuore.

 

Beati i pure di cuore.

Lo sguardo nuovo degli occhi del cuore: la conversione del cuore.

 

Cuori concordi ma non all’unisono.