#6. Eros o della motivazione interna

#6. Eros o della motivazione interna

Socrate fu il primo filosofo nella storia della filosofia ad aver fatto della passione (eros) una questione centrale per la filosofia: secondo lui la relazione con i discepoli era la cosa più importante da curare, per introdurli alla comprensione della vita filosofica.

Gli antichi avevano scoperto un forte legame tra passione e ragione e tra passione e volontà.

Succede spesso in effetti che uno studente creda di avere una incomptibilità con delle materie scolastiche ma sappiamo che molto dipende dalla relazione con il professore. Non c’è infatti materia che non sia appassionante e per renderla tale è costitutivo il ruolo della guida: ogni maestro, ogni professore e guida deve saper appassionare e cioè aprire nel suo discepolo il desiderio di sapere. Di questo tema si è occupato un picolo libretto di M.Recalcati dal titolo L’ora di lezione. Per una erotica dell’insegnamento, Einaudi 2014. Un libro base per ogni insegnante ma anche per ogni Coach. Recalcati spiega in un certo senso l’insegnamento antico socratico: “l’insegnante è colui che sa fare esistere nuovi mondi, che sa fare del sapere un oggetto del desiderio in grado di mettere in moto la vita e di allargarne l’orizzonte”.

Per chi lo fai?
Ciascuno di noi può comprendere quanto si appassionato e motivato a fare qualcosa semplicemente ascoltando cosa (si) dice quando è determinato a farla: se (si) dice “devo, bisogna” allora la sua motivazione sarà esterna, cioè dettata dal giudizio degli altri, da valutazioni ascoltate in società o dalla televisione, da una falsa immagine di sé, dai soldi. Ma se dice “vorrei, desidero…” allora la sua è una motivazione interna. La motivazione esterna non avrà grande forza trainante per la nostra volontà e nemmeno lunga durata. Infatti non reggerà davanti alle sfide e alle difficoltà ripetute. Invece chi è determinato da una sua curiosità, passione e desiderio interno, allora non troverà ostacoli a qualsiasi cosa intraprenda. Non farà qualcosa se non per il gusto stesso di farla e troverà la sua gioia nell’intraprenderla prima ancora che nel conseguimento dell’obiettivo.

L’eros ha sempre guidato e diretto la ricerca filosofica, mostrandosi come forza motivante della ragione umana, la quale è minacciata dalla debolezza e dalla perdita di motivazione. La motivazione più grande non viene che da una relazione fondamentale.
Ecco perché Socrate era molto amato e tramite questo amore ha aperto la via della consocenza a molti allivi, primo Platone. L’eros con il quale un insegnante investe il suo sapere fa di quel sapere qualcosa di degno di interesse per i suoi allievi.
Ma Platone ha perfino superato il suo maestro. Per fare questo, ci deve essere stata una graduale ma determinata azione di  Socate nel sottrarre la sua  presenza affinché il suo allievo prendesse autonomia e arrivasse a dire una parola propria sul suo percorso di  ricerca.  Ecco l’ultima vera parola del maestro è quella che accompagna alla soglia: non sottrae il suo amore ma la sua presenza perché ogni allievo possa varcare la soglia della sapienza da sé.”

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